Fringe benefits, aumenta la soglia di esenzione

Il limite sale a 2.000 euro per i dipendenti con figli a carico e a 1.000 euro per gli altri

Sebbene limitatamente al periodo d’imposta 2024, la nuova legge di Bilancio introduce una disciplina più favorevole – rispetto a quella stabilita a regime – in materia di esclusione dal computo del reddito imponibile del lavoratore dipendente dei cosiddetti “fringe benefits”, vale a dire i beni ceduti e i servizi prestati al lavoratore medesimo. Il regime transitorio più favorevole consiste, da una parte, nell’elevamento del limite di esenzione da 258,23 euro (per ciascun periodo d'imposta) a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico e a 1.000 euro per gli altri lavoratori dipendenti, dall’altro, nell’inclusione nel regime di esenzione (nell’ambito del medesimo unico limite) delle somme erogate o rimborsate al medesimo dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale e delle spese per il contratto di locazione della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.

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