Collegato lavoro, i chiarimenti dell’INPS

Eliminata la disciplina transitoria che permetteva di superare il limite di 24 mesi per le missioni a tempo determinato di un lavoratore somministrato, se assunto a tempo indeterminato.

Collegato lavoro, i chiarimenti dell’INPS

La modifica dell’articolo 31 del decreto legislativo n. 81/2015 elimina la disciplina transitoria che permetteva di superare il limite di 24 mesi per le missioni a tempo determinato di un lavoratore somministrato, se assunto a tempo indeterminato dall’agenzia. Ora, superato il limite, il lavoratore avrà automaticamente un contratto a tempo indeterminato con l’utilizzatore. Per i contratti stipulati dal 12 gennaio 2025, il conteggio dei 24 mesi considera solo le missioni avviate dopo tale data. I periodi di missione conclusi prima non vengono computati. Ad esempio, un lavoratore con una missione di 30 mesi cessata prima del 12 gennaio 2025 potrà essere inviato in nuove missioni entro il nuovo limite di 24 mesi.

È uno dei chiarimenti contenuti nella circolare ministeriale dell’INPS del 27 marzo 2025, inerente i i principali interventi attuati con il cosiddetto “Collegato lavoro” (legge 13 dicembre 2024 n. 203 recante “Disposizioni in materia di lavoro”) e fornisce le prime indicazioni operative.

In particolare il documento si sofferma sulle novità in materia di somministrazione di lavoro, lavoro stagionale, periodo di prova, comunicazioni in materia di lavoro agile e cosiddette dimissioni per fatti concludenti.

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