Vendita a rate, riservato dominio valido da quando si firma
La posizione della Corte di Cassazione con l’ordinanza 5068 del 2025.

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 5068 del 2025, si è espressa affermando che nel contratto di vendita a rate con patto di riservato dominio, ai fini dell’imposta di registro rileva il momento della conclusione del contratto e non il pagamento dell’ultima rata.
Secondo la Suprema Corte, che si è espressa con il seguente principio di diritto, "Il soggetto che abbia beneficiato ai fini dell'imposta di registro del beneficio prima casa decade da detto beneficio ove entro il quinquennio aliena il medesimo bene riservandosi, a garanzia della parte di prezzo dilazionato, il dominio sull'immobile, rilevando il momento della conclusione della vendita come stabilito dall'art. 27 TUR e non già il momento successivo del pagamento integrale del prezzo".