Impatriati, nuovi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate, esamina la possibilità di ridurre la base imponibile al 40% per i lavoratori con figli minori.

Impatriati, nuovi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate fornisce nuovi chiarimenti sull’applicazione del regime fiscale agevolato per i lavoratori impatriati, rispondendo ai quesiti di due contribuenti tramite interpello (risposte n. 53 e n. 55 del 28 febbraio 2025).

Il regime, introdotto dall’articolo 5 del decreto legislativo n. 209/2023, si applica a chi trasferisce la residenza fiscale in Italia a partire dal 2024. In particolare, se il datore di lavoro estero e quello italiano coincidono, il requisito minimo di permanenza all’estero si estende da tre a sei o sette anni, a seconda che l’occupazione precedente al trasferimento all’estero fosse svolta per lo stesso datore o per un’azienda dello stesso gruppo. L’Agenzia specifica inoltre che questa regola vale anche nel caso in cui il lavoratore, prima di rientrare in Italia, abbia interrotto un rapporto di lavoro dipendente per avviare un’attività autonoma.

Ulteriori chiarimenti riguardano la possibilità di ridurre la base imponibile al 40% per i lavoratori con figli minori. Infine, l’Agenzia precisa che la verifica dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione richiesti dalla norma non può essere effettuata tramite interpello, trattandosi di aspetti tecnici non di natura fiscale.

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