Il Fisco vanta crediti per oltre 1,2 miliardi ma il 40% è irrecuperabile

Oltre 480 milioni vanno in fumo perché dovuti da imprese fallite o cessate e soggetti deceduti

Il Fisco vanta crediti per oltre 1,2 miliardi ma il 40% è irrecuperabile

Allo scorso 31 dicembre 2023, il valore dei crediti affidati dal Fisco all’agente della riscossione, dal 1° gennaio 2000, ammonta a circa 1.206,6 miliardi di euro. Un importo notevole di cui, però, circa il 40% appare di difficile recuperabilità per le condizioni soggettive del contribuente: 151,7 miliardi di euro sono dovuti da soggetti interessati da procedure concorsuali, 195 miliardi di euro da persone decedute e imprese cessate, 136,5 miliardi da soggetti che, in base ai dati presenti nell’Anagrafe tributaria, risultano nullatenenti. A fornire i dati è stato il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione in Senato nei giorni scorsi. Alla non rosea ricostruzione si deve aggiungere che per l’8% dei crediti (circa 100,4 miliardi di euro) l’attività di riscossione è sospesa per effetto di specifici provvedimenti di sospensione delle attività di recupero (qui rientrano anche gli importi residui dei carichi indicati nelle domande di adesione alla rottamazione-quater, per i quali sono in corso i piani rateali di pagamento agevolato).

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